Comitato Unitario del Tigullio in difesa della Scuola Pubblica

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Il maestro Unico

Il decreto 137  emanato il 1 settembre contiene anche la norma sulla restaurazione del maestro unico nella scuola elementare, e diverrà legge se approvato entro 60 giorni.

Il ministro Gelmini ha  dichiarato: "In passato è stato introdotto il modulo, che prevedeva tre maestre, per cercare di creare occupazione attraverso la scuola. Ora dobbiamo mettere al centro gli studenti. Avere un maestro unico nella scuola primaria risponde non solo all'esigenza di razionalizzare ma anche a un'esigenza pedagogica. E' un modo non per tornare al passato ma per centrare la scuola sull'esigenza di apprendimento del ragazzo".

No, ministro Gelmini, lei toglie ai bambini e alle famiglie di questo Paese, al Paese stesso, un modello di scuola che dà tante cose in più e che dal prossimo anno non darà più. Ci stiamo ponendo tante domande sul futuro della scuola elementare. Proviamo ad elencarle e a dare alcune risposte:

Come funziona attualmente il tempo scuola nella elementare?

Nel modulo tre docenti lavorano su due classi, con un orario per gli alunni di 30/34 ore a settimana ( variabili se gli alunni consumano i pasti a scuola nelle giornate di tempo più lungo); nel tempo pieno due insegnanti coprono 40 ore di attività settimanali dei bambini di una classe.

Qual è l’orario di lavoro degli insegnanti?

La legge 148 mantiene 22 ore di lavoro settimanali, più 2 dedicate alla programmazione e circa 4 di riunioni e lavori di team docente. Oltre a queste ore, c’è il lavoro di studio e preparazione della didattica. Le poche ore di contemporaneità, nelle quali due docenti della stessa classe sono presenti entrambi a scuola con i bambini, servono a realizzare percorsi individualizzati  per alunni o gruppi che hanno bisogno di attenzione specifica.

Quante ore di scuola avranno i bambini dal prossimo anno scolastico?

24 ore a settimana con un solo insegnante, cioè 4 ore per 6 giorni o 5 ore e 20 minuti per 5 giorni

Cosa insegnerà l'unico maestro  della classe?

Tutte le materie, forse esclusa la Religione Cattolica.

E l'insegnamento della lingua straniera ?

Il ministero sta spingendo perché tutti i maestri in servizio insegnino l'inglese nella propria classe, con le competenza già possedute ( a volte non adeguate) o corsi annuali.

E le competenze specifiche acquisite dagli insegnanti nel corso degli anni, permettendo loro di specializzare la didattica, mantenendo sempre un approccio integrato tra discipline?

Sarà tutto vanificato dalla necessità di insegnare poco di tutto in tempi ristretti.

 Quante attività di ricerca e di approfondimento, quanto gioco finalizzato all'apprendimento attivo  si potranno realizzare con 24 ore di funzionamento settimanale?

Nulla: queste attività richiedono  tempo , presenza di più docenti e tempo per la  programmazione

Quali laboratori ( scienze, pittura, musica, teatro, danza, cinema...) potranno essere attivati?

Nessuno, durante le 24 ore

Quante uscite sul territorio, quante gite culturali, quanti campi scuola si potranno fare?

Nessuno

Chi si occuperà dei bambini stranieri a integrarsi e ad apprendere la lingua?

Nessuno

Come si potrà aiutare i bambini che hanno più carenze o assistere quelli diversamente abili in mancanza di docenti  di sostegno, fortemente ridotti in tutta Italia, e delle ore di compresenza?

Ai bambini non potrà essere garantito l'insegnamento individualizzato

E  le mense e il tempo scuola ?

In molti comuni le famiglie dovranno riorganizzare il proprio tempo per far fronte alla mancanza di mense  oppure esse verranno gestite dal personale comunale, diverso dai docenti, personale estraneo alla relazione didattica. Torneranno probabilmente i doposcuola pagati però dalle famiglie o dagli enti locali.

 Cosa significa che le scuole diventeranno fondazioni?

Le scuole - fondazioni non risponderanno più al dettato Costituzionale ma ad un Consiglio di Amministrazione privatizzato che finanzierà le attività e sceglierà gli insegnanti. Sarà la fine della scuola che opera secondo indirizzi unitari su tutto il territorio nazionale e forma la cittadinanza italiana.

Immaginiamo la giornata scolastica dal 1 settembre 2009:

i bambini in classe sono sempre con lo stesso insegnante che potrà svolgere solo lezioni “frontali”. Niente gruppi di lavoro, niente pause, niente laboratori. Nelle 24 ore sono comprese 2 ore di Religione Cattolica, informatica, inglese, attività motoria, musica e forse qualche disegno. Quanto resta per l'apprendimento di italiano, matematica, scienze, storia, geografia e studi sociali ( che la ministra ha ribattezzato”” Educazione alla cittadinanza e alla Costituzione” fingendo di aver  inventato una nuova materia)?

Forse due ore al giorno. Niente interdisciplinarietà, la conoscenza non si costruirà in modo collettivo, ma con l'acquisizione di nozioni sul libro e con molti esercizi a casa. E’ la fine del Tempo Pieno, che non vuol dire una somma di ore, ma un modello pedagogico che integra le conoscenze e si basa sul  metodo di ricerca attivo.

Dunque ministro Gelmini, sono proprio gli studenti che si stanno mettendo al centro dell'attenzione? Ma di quali esigenze pedagogiche si parla?

Questa “ innovazione” è basata solo su esigenze di cassa, ma distrugge la ricchezza di una scuola pubblica che è considerata tra le migliori del mondo. Così ci impedisce di pensare ad un futuro migliore per in nostri figli.

In quanto poi all'occupazione nella scuola, una tale ristrutturazione porterà alla perdita di  87.000 posti di lavoro.

Il Tempo pieno,  oggi presente in maniera molto diseguale sul territorio nazionale

( 90% delle classi nelle grandi città del Centro Nord e 4% di quelle del Sud , dove ce ne sarebbe più bisogno, soprattutto per colmare i disagi sociali e culturali) verrà probabilmente azzerato nei territori “ deboli” e mantenuto, ma a spese delle famiglie e degli Enti Locali, nelle zone più ricche.

Il dimagrimento imposto alla scuola elementare servirà in realtà  per distribuire alle regioni, in un Italia federata, un servizio poco costoso che poi solo le regioni più ricche potranno rendere migliore e più qualificato, ovvero per privatizzare la scuola.

 

Roma, 8 settembre 2008                                                      Il coordinamento genitori – insegnanti

 

c/o Scuola Iqbal Masih - Roma



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